Il vino rosso Cabernet Sauvignon ha varie zone di diffusione, in Francia, ma anche in Italia, in particolare in Toscana e Friuli. Il Cabernet Sauvignon è un vitigno poliedrico questo vuol dire che la struttura tannica può dare vita a vini molto complessi e anche longevi. Questa è in assoluto la varietà di vino più coltivata al mondo e molto spesso viene assemblato con Merlot e Cabernet Franc. Il Cabernet Sauvignon in realtà nasce da un ibrido, ovvero un incrocio spontaneo che si presume sia avvenuto nel XVII nella città di Bordeaux. Il nome Sauvignon nasce dalla parola francese Sauvage che sta ad indicare proprio il vitigno che cresce libero e florido. Il vitigno Cabernet Sauvignon è stato importato in Italia agli inizi del 1800 e fin da subito ha conosciuto una grande espansione.
Il colore del Cabernet Sauvignon è di un rosso rubino molto intenso e spesso impenetrabile con delle sfumature viola quasi tendente al blu. Questo vitigno ha una forte identità, anche dall’olfatto si sentono subito aromi di frutti a polpa rossa come: mirtilli, prugna, more e ribes nero. Questi profumi sicuramente si integrano perfettamente con le note di peperone e foglia di pomodoro stropicciata. Al palato il vino è molto caldo e corposo, la sua struttura è ottima e inoltre i tannini promuovono un’acidità al punto giusto e una buona presenza alcolica.
L’invecchiamento può variare dai 3 ai 4 anni, ma questo è senza dubbio un vino che può arrivare anche a 20 anni di conservazione prima di poter essere consumato. Siccome la buccia è molto carica di sostante polifenoliche, a seconda dei tempi di macerazione si ottengono vini più o meno leggeri. I Cabernet Sauvignon famosi sul mercato ne sono veramente tanti, l’abbinamento perfetto è con la selvaggina speziata, come ad esempio il cinghiale, il fagiano, oppure piatti più grassi come gli arrosti e i brasati. Il vino va servito a 19 o 20 gradi e quindi non molto freddo, anche la temperatura ambiente può essere perfetta in alcune occasioni.