Quando si fa riferimento all’espressione Schiava non si deve confondere alla servitù, il quale termine richiama alla mente, ma si deve intendere a quelle straordinarie frotte di vitigni a bacca nera. Questi particolari viti sono ben coltivate per la maggior parte nel territorio del Trentino e dell’AltoAdige. Tra le varianti più conosciute e diffuse, nel nostro territorio, sono rappresentate da tre denominazioni: Schiava Grossa (Trollinger, per i tedeschi), Schiava Gentile e Schiava Grigia.
Ovviamente ci sono delle importanti differenze tra le versioni citate. La Schiava Grossa infatti fa un netto riferimento alla caratteristica propria delle dimensioni. La foglia di fatti è molto grande e di forma decisamente pentagonale e trilobata. Anche il grappolo risulta avere dimensioni considerevoli con un enorme e abbondante acino, tutto questo però non fa che migliorare e accentuare il gusto intenso e meraviglioso del vino Schiava.
La Schiava Gentile invece, ha una foglia più modesta ma anch’essa trilobata e orbicolare con grappoli di media grandezza come pure l’acino. Infine la versione Schiava Grigia ha dei grappoli di medie dimensioni e un acino non molto grande ma con una buccia molto ricca di pruina dal colore blu grigio opaco, dalla quale tonalità di colore deriva il proprio nome.
Caratteristiche
Il vino che viene prodotto da ogni gruppo appartenente alla Schiava ha delle caratteristiche ben precise che soddisfano tutti gli aspetti organolettiche che ogni buon vino deve saper collimare.
Colore: Quando si versa in un calice il vino Schiava si riesce immediatamente a notare la principale caratteristica, il suo rosso rubino. Odore: All’odore viene risaltato subito la tipica fragranza fruttata, in particolare i frutti di bosco. Sapore: Al palato risulta molto gradevole e molto morbido. Si riesce a percepire una piacevole presenza di mandorla.
I giusti abbinamenti
È d’uopo precisare che il vino Schiava deve essere servito in tavola tra i 14 e i 16 gradi. Va inoltre presentato e degustato sia lontano dai pasti sia in compagnia di pietanze non esageratamente elaborate. I piatti semplici sono sempre i più prediletti. Se accompagnato da antipasti bisogna ricordare che lo speck, e in generale gli affettati sono di buona compagnia. Ma carni bianche e formaggi dolci sono il giusto accoppiamento.